Questa tappe della ciclabile FVG3 inizia dalla stazione dei treni di Cividale del Friuli, che la connettono tramite la littorina alla città di Udine. Lasciamo la stazione in direzione del palazzetto dello sport su via Perusini, prima sul marciapiede e poi su ciclabile. Al palazzetto dello sport svoltiamo a sinistra in via del Crognolet, dove superato il passaggio a livello sulla destra troviamo un percorso ciclopedonale in bitume rossastro. Lo seguiamo svoltando a destra e poi subito a sinistra e arriviamo sulla ciclabile A13, Itinerario ciclabile provinciale del Natisone che conduce a Udine (Seguiremo questa ciclabile fino all’uscita di Bottenicco). Procediamo verso Udine, oltrepassando un distributore di benzina, finchè raggiungiamo il cimitero di Cividale, dove appena dopo la fermata dell’autobus bisogna svoltare verso destra all’angolo ovest dello stesso. Dopo aver superato un passaggio a livello, facendo attenzione ad attraversare via Cividale, ci immettiamo su ciclabile dedicata in direzione di Moimacco. Alla rotonda proseguiamo a destra fino all’abitato di Bottenicco, dove attraversata la strada prendiamo a sinistra in via Butinjus. Ora la ciclabile A13 per Udine prende a destra dove guadato il torrente lo affianca sulla destra fino oltre Moimacco, mentre rimanendo a sinistra si trova un pezzo di ciclabile che porta fino a Moimacco con l’ultima indicazione FVG3 del tratto cividalese. Facendo attenzione perché la ciclabile FVG3, d’ora in avanti priva di segnalazioni fino a Pinzano al Tagliamento, continua sulla strada abbandonando la ciclabile, quindi bisogna prendere a destra all’incrocio e seguire via Chiarandis in direzione del ponticello stradale. Superato il torrente (si incrocia la ciclabile A13 per Udine), continuiamo dritti lungo la strada finché superata località Chiasalp arriviamo ad un incrocio. Giriamo a sinistra lungo via Libertà, superiamo località Case Presa, e allo stop successivo prendiamo a sinistra in direzione di Ziracco. Percorriamo strada Case del Casone per circa trecento metri, fino a che sulla destra troviamo una strada bianca che costeggia un vigneto. La prendiamo e mantenendoci sulla sinistra a due successivi incroci, ad un certo punto la strada ritorna ad essere asfaltata. Ci troviamo davanti una biforcazione e prendiamo a destra per via Case Milocco dove dopo pochi metri notiamo un muro di cemento armato a lato di un torrente, con alla destra una strada bianca che tramite una leggera rampa sale sull’argine del torrente. La prendiamo e la seguiamo lungo l’argine fino alla strada asfaltata nei pressi della zona industriale di Ronchis. (Questo tratto in caso di forti piogge potrebbe essere difficoltoso perché da metà argine la pista diventa erbosa). Giunti sulla strada asfaltata (via Crosade) svoltiamo verso sinistra, dove dopo un centinaio di metri, superato un ponticello, imbocchiamo la prima stradina bianca sulla sinistra (via Cividina) che ci conduce all’abitato di Ronchis. Al primo incrocio ci teniamo prima a destra e poi a sinistra in via Matteotti, dove poco dopo si apre piazza 4 Novembre con La chiesa di San Lorenzo e dove possiamo trovare una fontanella d’acqua. Usciti dall’abitato di Ronchis al primo incrocio giriamo a destra in direzione di Bellazoia, che raggiungiamo dopo un lungo rettilineo. Proseguiamo sempre dritti lungo via del Ponte, che dopo una curva a sinistra diventa via del Malina. Superato il torrente Malina entriamo nell’abitato di Magredis, dove superata una curva a destra continuiamo fino allo stop all’altezza dell’Osteria. Prendiamo a destra in direzione di Ravosa lungo la SP17 che si raggiunge brevemente, e dopo la chiesa di San Martino, all’incrocio con il Monumento ai Caduti, proseguiamo a sinistra seguendo l’indicazione per Savorgnano al Torre. Lasciato l’abitato di Ravosa alle nostre spalle, superiamo il distributore e un rio, dopodiché svoltiamo a destra in via Monte Nero verso delle colline ricoperte da vigneti. Al successivo incrocio giriamo a sinistra in via Attimis, e percorriamo una strada che lambisce la zona di produzione vinicola dei Colli Orientali del Friuli, fino a Savorgnano al Torre, che raggiungiamo prendendo a destra all’incrocio seguente. Possiamo ammirare sulla destra la settecentesca Villa Mangilli , con il suo giardino con aiuola circolare, mentre dall’altre parte della strada troviamo un cartellone con una panoramica della zona. Proseguiamo sempre dritti per quattrocento metri, costeggiando la roggia Cividina, una delle principali vie che portavano l’acqua del torrente Torre a Udine, e svoltiamo a destra lasciando la provinciale, in via della Motta. Inizia ora un bel tratto di circa quattro chilometri su una strada poco trafficata, che attraversa una zona abbastanza ombreggiata e dai piacevoli panorami, e dai ruderi del castello della Motta. Arriviamo a Nimis lungo via Savorgnano, e raggiunte le prime case ci teniamo a sinistra in via Specogna. All’incrocio svoltiamo a sinistra in via Manzoni, e continuiamo dritti prestando attenzione, perché questo tratto fino all’ingresso di Tarcento corre lungo la trafficata strada regionale 356. Usciti da Nimis seguiamo le indicazioni per Tarcento e dopo una discesa dove troviamo un piccolo tratto ciclabile a lato della carreggiata, proseguiamo dritti fino all’ingresso di Tarcento con il ponte sul torrente Torre. Qui abbandoniamo la strada principale seguendo le indicazioni per l’Alta val del Torre verso destra lungo via Oltretorre. Lungo questa via possiamo ammirare numerose Ville in stile liberty, mentre per i più volenterosi c’è la salita al Monte Bernadia. Più avanti prendiamo la prima strada a sinistra che troviamo, in leggera discesa, che ci conduce ad un ponte sul torrente Torre, (troviamo una bella passeggiata lungo il suo argine destro), e da qui risalendo brevemente a destra raggiungiamo la centrale piazza Roma di Tarcento. Di fronte alla chiesa di San Pietro Apostolo possiamo trovare l’ufficio di informazioni turistiche.