Lasciamo piazza XXIV maggio in direzione del campanile del Duomo, passiamo nella stretta Riva Torre, all’uscita della quale svoltiamo a destra in via dei Patriarchi. Dopo una leggera curva e destra si svolta a sinistra in via San Giovanni seguendo le indicazioni per il Monte Quarin, dove volendo si può salire a vedere la chiesa della Beata Vergine del Soccorso e la panoramica Rocca di Cormons. Dopo 200 metri invece svoltiamo a sinistra in via Colombicchio, e la percorriamo fino all’intersezione con la SR356. Attraversata la carreggiata seguendo le indicazioni per il cimitero imbocchiamo via San Quirino, dove alla fine dell’alberatura si gira a destra in via Molin Nuovo. Usciti dall’abitato di Cormons, oltrepassato il cimitero sulla sinistra, al bivio successivo, ignorando la pista ciclabile per via Novarie e il cartello bianco dei percorsi cicloturistici di Cormons, ci si mantiene su via Molin Nuovo. Superato il ponte sul torrente Judrio e una leggera curva a destra, riprendono le indicazioni della ciclabile FVG3, che ci condurranno fino a Cividale del Friuli. Su un palo troviamo le indicazioni dell’itinerario ciclopedonale Versa-Judrio, che si sviluppa nelle aree limitrofe ai due fiumi, Judrio e Versa, e tocca una buona parte delle pendici del Collio fino all’Ara Pacis sul Colle di Medea. Mantenendo la strada principale, tra campi e vigneti, dopo una curva a sinistra raggiungiamo l’incrocio di Cascina Rinaldi, dove attraversata l’omonima via ci immettiamo sulla ciclabile che corre sul lato sinistro della carreggiata in direzione di San Giovanni al Natisone. Dirigendosi verso l’area industriale la ciclabile svolta a sinistra su via Braide Matte, e prosegue fino in prossimità di un sottopasso ferroviario. Qui si abbandona la sede protetta e svoltando a destra ci immettiamo in via Antica, dove raggiungiamo un’area residenziale di San Giovanni al Natisone. Superati gli insediamenti sportivi, all’altezza di via Salvo d’Acquisto, sulla destra è presente un giardino pubblico con casetta dell’acqua. Proseguiamo sempre su via Antica fino allo stop, dove svoltando a sinistra in via Roma troviamo la chiesa neoclassica dedicata a San Giovanni Battista e poco dopo la settecentesca Villa De Brandis. Appena oltre giriamo a destra in via Francavilla Fontana dove si prende un breve tratto di ciclabile che corre lungo il muro occidentale del bel Parco della Villa, al termine del quale continuiamo dritti lungo via dell’Asilo. Qui assieme alle indicazioni FVG3 troviamo anche l’indicazione per Manzano (2,9km) dell’itinerario turistico di Rosazzo. Al termine della siepe prendiamo a destra la ciclabile che porta all’attraversamento della strada provinciale SP29, superata la quale si continua dritti in via del Collio, e dopo un centinaio di metri inizia un tratto di ciclabile al limitare dell’abitato di Case. Qui si trovano un paio di semplici saliscendi tra boschetti e campi di mais, alla fine della quale è segnalata una discesa al 18% dopo una curva a sinistra, ma nulla di impegnativo. Seguiamo la stradina a destra, che come il tratto precedente corre al limitare della campagna, e dopo aver superato delle case sulla sinistra, facendo attenzione alla canaletta, proseguiamo verso destra immettendoci in via Abbazia. Andando sempre dritti ci troviamo su via San Tommaso, la quale dopo una curva a sinistra presenta una intersezione sulla destra, via San Andrea, che seguiamo. Dopo la segheria si svolta a sinistra, e dopo una breve discesa troviamo sulla destra il tratto ciclabile che conduce fino all’abitato di Oleis. Questo bel tratto di ciclabile corre prima a fianco di via Cividale, dove troviamo un area attrezzata per la sosta, e poi si dirige verso il centro dell’abitato di Oleis, la cui toponomastica probabilmente risale alla coltivazione in zona dell’olivo, dai romani prima ai monaci dell’Abbazia di Rosazzo in seguito. Usciti dalla sede ciclabile si continua su via Vittorio Veneto in direzione nord, si supera una leggera curva a destra e dopo un centinaio di metri si svolta a sinistra in via dei Gelsi in prossimità di un attraversamento segnalato. Volendo, poco prima sulla destra imboccando via Rosazzo, dopo un centinaio di metri è presente un area di sosta con punto acqua. Proseguendo su via dei Gelsi invece, dopo una leggera discesa troviamo un altro attraversamento della SP29 e un tabellone esplicativo della ciclabile della Pedemontana e del Collio, con assolata panca e tavolo. Da qui il percorso continua in mezzo ai filari di vite su una stradina in fondo sterrato (via dei Cres), generalmente ben battuto e in buone condizioni (sconsigliata BDC), a parte un breve strappetto dove il fondo a causa dei temporali è sconnesso e presenta materiale di riporto. Si prosegue per due chilometri su questo tracciato fino a Leproso, dove ritroviamo l’asfalto, e facendo bene attenzione attraversando sul passaggio ciclabile segnalato prendiamo via Natisone di fronte a noi. Superiamo l’abitato di Leproso, con la graziosa chiesa di San Martino, e su strada che costeggia campi coltivati e il fiume Natisone, diventata ora via Strada di Leproso, in breve si arriva ad un incrocio con via Strada di Ipplis. Attraversiamo la strada e proseguiamo lungo una strada secondaria fino a Casali Potocco. Tenendoci prima a sinistra e poi all’incrocio con aiuola a destra su via Paolo Diacono, continuiamo per cinquecento metri fino a raggiungere l’abitato di Firmano. Giunti nel paese si nota l’attraversamento segnalato verso sinistra in via Monte Canin, che seguiamo, e da qui dopo una leggera curva a destra svoltiamo a sinistra in via del Parco che conduce brevemente alla panoramica passerella sul fiume Natisone. Merita una breve visita la chiesa di San Giovanni Battista del XVI secolo arroccata a strapiombo sulla sponda del fiume. Oltrepassata la passerella, troviamo un tabellone esplicativo della ciclovia, poi giriamo a destra in via Cornelio Gallo e la percorriamo fino all’intersezione con via Fiore dei Liberi, dove all’incrocio attraversiamo e prendiamo la ciclabile verso destra. Si pedala su percorso protetto sul lato sinistro della carreggiata. Quasi all’uscita di Premariacco, all’incrocio per San Mauro, troviamo un punto acqua nei pressi della fontana. Tenendoci sempre sulla ciclabile usciamo dall’abitato con in vista i campanili della città longobarda. Arrivati in prossimità della zona industriale di Cividale del Friuli, la ciclabile che ora affianca la SR356, attraversa via della Polveriera, che sarebbe la strada di accesso alla nuova area industriale, e abbandonando la sede protetta prosegue su strada Crotaria. Si scende in un sottopasso per risalire alle porte della frazione di Grupignano. Seguendo le indicazioni della ciclabile incontriamo via Santa Apollonia, e subito dopo l’omonima chiesa di Santa Dorotea e Apollonia, svoltiamo a destra in via Francesco Musoni e poi a sinistra in via G.Cavarzerani su percorso ciclabile. Arrivati alla rotonda del Gallo, tenendoci sulla destra, attraversiamo via Leonardo da Vinci, e sempre su percorso protetto prendiamo via Udine. Alla rotonda successiva attraversiamo tenendoci sulla sinistra dove troviamo l’ultimo cartello della FVG3 che indica a sinistra verso la stazione dei treni, che raggiungiamo rapidamente. Volendo fare una pausa si può svoltare a destra su via Giuseppe Verdi raggiungendo il parco Italia dove è presente un punto acqua.