SEMPRE PIU’ BICI SULLA CICLOVIA PEDEMONTANA

DA PRO BYKE N.2/2019

Impianto contabiciclette tra Maniago e Fratta

Ben 108 ciclisti e 40 podisti percorrono in media ogni giorno la ciclovia pedemontana FVG3, nel tratto che attraversa Maniago, con picchi nei fine settimana che raggiungono quota 250 e 100 rispettivamente nelle due categorie. I risultati del monitoraggio eseguito attraverso due impianti per il conteggio dei passaggi lungo la ciclabile, acquistati coi fondi messi a disposizione del progetto “PRO-BYKE” e attivi dalla primavera 2019, parlano di un fenomeno cicloturistico in crescita, che sta portando anche ricadute positive sul territorio. I dati sono stati elaborati da Alberto Deana della FIAB di Pordenone e forniscono una panoramica interessante. Dal 19 aprile al 31 ottobre 2019, il sensore ubicato a Fratta di Maniago ha registrato il passaggio di 29.089 persone in ambo le direzioni: 21.356 ciclisti (73,4 per cento) e 7.733 pedoni (26,6). Le fasce orarie più frequentate dai ciclisti sono tra le 10 e le 13 e tra le 16 e 19. Quanto ai dati rilevati dal contatore installato tre chilometri a sud di Montereale Valcellina, alla confluenza tra la pista ciclabile che scende da Malnisio e la FVG3, si parla di 17.400 passaggi. La differenza tra ciclisti e pedoni, però, è meno marcata rispetto a Maniago: 9.943 i primi (57,2 per cento) e 7.457 i secondi (42,8). Il traffico medio giornaliero è dunque di 51 persone in sella al velocipede e 39 a piedi, con picchi nel fine settimana rispettivamente di 220 e 100. Gli albergatori maniaghesi hanno fatto sapere che durante l’estate nelle strutture cittadine hanno pernottato oltre 300 turisti in bicicletta, quasi tutti stranieri, europei e americani, diretti a Venezia o comunque in Veneto. Numeri, quelli della FVG3, non paragonabili ancora alla frequentazione della ciclovia Alpe Adria, che conta passaggi e pernotti di gran lunga superiori, ma comunque da leggere in maniera positiva, considerato pure che la ciclabile pedemontana non è completa e sinora non ha avuto una promozione efficace in Italia e all’estero. Ecco quindi che con un operazione di marketing ad hoc, nonché col completamento della struttura ciclabile nelle parti carenti delle Valli e delle Dolomiti Friulane, si potranno ottenere risultati di frequentazione superiori agli attuali.

Articolo di Giulia Sacchi per UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane – Dati elaborati da Alberto Deana FIAB